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27 giugno 2012

"Giusto fra le Nazioni" Servizio del TG3



10 giugno 2012

Lavori per asfaltatura strada Capovalle - Mezzeno e introduzione del pagamento giornaliero per l'utilizzo della stessa

Si comunica che sono in corso i lavori per asfaltare l'ultimo tratto della strada comunale che da Capovalle porta a Mezzeno per la parte che ad oggi era ancora sterrata (gli ultimi 600 m circa) e che si concluderanno nel giro di pochi giorni (N.B. il piazzale di Mezzeno non verrà asfaltato).
Inoltre l'Amministrazione Comunale ha deliberato l'introduzione di una tariffa giornaliera di € 2 per l'utilizzo della strada in vigore da giugno 2012 dalla località Cò di Prà (poco dopo il bivio per l'Oasi Alpina salendo verso Mezzeno) che si realizzerà tramite l'installazione di una colonnina per la stampa del ticket da esporre sul cruscotto del veicolo (anche le motociclette) seguendo il principio dei parcometri che ci sono in città. La Polizia Municipale avrà il compito di far osservare l'Ordinanza.
I residenti del Comune di Roncobello sono esenti dal pagamento e potranno circolare gratuitamente richiedendo il pass gratuito per i propri mezzi (auto/moto) presso gli uffici comunali.





14 novembre 2010

Soldi non ce n’è ma a Roncobello pulmino gratis

Tagli dopo tagli, le cifre di bilancio da destinare ai servizi ai cittadini diventano sempre più piccole e i Comuni si ritrovano a fare i conti con il divario fra bisogni e disponibilità finanziarie. Il problema si manifesta un po’ per tutti e c’è chi rinuncia alla battaglia e deve, a malincuore, sottostare alla riduzione dei servizi e chi invece cerca soluzioni alternative che soddisfino i bisogni senza andare a pesare troppo sui bilanci. Questo per introdurre la proposta, indubbiamente ardita, del Comune di Roncobello che, preso atto della necessità di avere una corsa supplementare di pullman al mattino del venerdì, verificato che la cifra richiesta dall’azienda di trasporti è insostenibile, decide di istituire il servizio di trasporto con gestione in economia, offrendolo gratuitamente ai cittadini. «C’era l’esigenza di avere un servizio di trasporto da Roncobello a Piazza Brembana nella mattina del venerdì – spiega il sindaco Andrea Milesi –. è un giorno in cui sono aperti gli ambulatori, in cui si effettuano i prelievi del sangue, senza dover scendere a San Giovanni Bianco, e inoltre è giorno di mercato».

Incontro agli anziani

Al mattino era attiva un’unica corsa verso Piazza Brembana, alle 7. «Serviva un orario più adeguato – continua il sindaco – che non costringesse, soprattutto le persone più anziane, a dover partire dal paese con il buio invernale, con inutili tempi d’attesa a Piazza Brembana». A Roncobello il mercato c’è solo nei mesi estivi e quello di Piazza è da sempre il più frequentato dell’alta valle per la varietà e l’alto numero dei banchi di vendita. La richiesta all’azienda di trasporto per l’istituzione di una corsa ad hoc aveva presentato un costo esorbitante al piccolo Comune che, per un certo periodo, ha messo da parte l’idea. Con l’arrivo dei mesi autunnali, il discorso si è riaperto e l’Amministrazione ha deciso di gestire direttamente la questione. Da circa un mese, dalla piazza del paese, alle 8,30 del mattino del venerdì parte un pulmino, 8 posti e tre fermate:Roncobello centro, Baresi e Bordogna, con destinazione Piazza Brembana. Per usufruire del servizio basta una telefonata agli uffici comunali il giovedì pomeriggio per prenotarsi. Costo del servizio al cittadino: zero. La gestione è in economia, con un pulmino di proprietà comunale, condotto da un dipendente comunale. «Il costo aggiuntivo per il Comune – spiega Milesi – è di fatto quello del gasolio e della manutenzione dell’automezzo. Il dipendente non effettua un lavoro straordinario, ma inserisce il servizio all’interno del suo normale orario di lavoro». Inutile dire che la sperimentazione delle prime settimane ha avuto un’accoglienza positiva, con i cittadini che utilizzano il servizio.

Monica Gherardi – L’Eco di Bergamo



21 agosto 2010

Nasce il Sentiero dei Roccoli di Roncobello


I roccoli di montagna rappresentano un patrimonio di architettura, di storia e di cultura. La pratica dell’uccellagione, della cattura degli uccelli è un’arte da conoscere e da riscoprire per entrare nel cuore di quello che è stato, per lungo tempo, anche una fonte di sussistenza. Patrimonio che si sta disperdendo, ma che aRoncobello si vuole mantenere con tenacia. è stato il gruppo alpini a inoltrare la richiesta di un finanziamento per la riqualificazione della zona dei roccoli. Ce ne sono sette sul territorio, distribuiti lungo un sentiero che, regalando panorami stupendi, racconta anche la storia. Il finanziamento è giunto da parte della Fondazione della Comunità Bergamasca che garantirà il 50% della somma necessaria per gli interventi. 

Dopo il passo fatto dagli alpini, anche il Comune si è detto disponibile a studiare e a sostenere il progetto. Un primo passo verso la predisposizione di un vero e proprio itinerario strutturato è stato fatto in Consiglio comunale, con la delibera della variazione ufficiale del nome di un tratto di sentiero. «Dal vallone del monte Menna – spiega il sindaco Andrea Milesi – parte il sentiero Gilberti che raggiunge la zona dei roccoli. Ora un tratto di questo sentiero, a partire da Mezzeno, si chiama ufficialmente “Sentiero dei roccoli”».

Con i fondi ottenuti si provvederà alla messa in sicurezza di alcuni passaggi difficoltosi e alla sistemazione del percorso. Da settembre si passerà poi allo studio del progetto in chiave turistica, con bacheche, pannelli informativi e opuscoli. I roccoli, di proprietà comunale, sono dati in gestione a privati, ma solo due attualmente funzionano.

«Il lavoro del roccolo è frutto di tradizione e di conoscenza – spiega il vicesindaco Antonio Gervasoni –. Serve fatica e impegno per farlo funzionare e anche per mantenerlo». «Il progetto – continua Milesi – vuole andare al di là delle caratteristiche naturalistiche del paesaggio e del sentiero, per far comprendere l’anima di questi luoghi». Dalla biblioteca nasce in questi giorni un’iniziativa per conoscere da vicino la cultura del roccolo. Domani i giovani del gruppo Sedicimenti e la polizia provinciale accompagneranno i turisti in un’escursione guidata sul Sentiero dei roccoli. La partenza è prevista per le 8,30 da Mezzeno. Da lì si salirà verso il monte Campo e poi lungo il percorso che permette di vedere gli storici roccoli. Per scoprire i segreti e le tecniche dell’uccellagione.

Monica Gherardi – L’Eco di Bergamo



3 dicembre 2006

Energia dall'acquedotto

Il Comune di Roncobello è diventato produttore di energia Inaugurazioneelettrica, che fornisce all'Enel. Sabato 2 dicembre 2006 è stata presentata ufficialmente alla comunità e alle autorità la centralina comunale, in sostanza una piccola «municipalizzata» per la produzione di corrente. Ma ci sono alcuni aspetti che fanno di questa iniziativa un qualcosa di nuovo. In prima battuta si punta a sfruttare economicamente una risorsa locale fortunatamente copiosa come l'acqua, e fin qui nulla di eclatante. Ma la novità autentica sta nel fatto che si è inserito l'impianto idroelettrico nell'ambito dell'acquedotto municipale. E questa è veramente una novità almeno nella nostra provincia dove stanno sorgendo piccoli impianti idroelettrici (in Valle Brembana ne è già attivo da anni uno a Carona e sono in via di ultimazione altri interventi a Valtorta, a Ornica ed a Moio de' Calvi, e uno è in costruzione a Valleve) ma tutti di iniziativa privata, pur se con ritorni economici dalla futura produzione di energia elettrica. L'impianto di Roncobello - l'ultimo nato ma già attivo da un mese circa garantirà introiti significativi direttamente nelle casse comunali, una risorsa pienamente disponibile per le diverse esigenze del Comune. Tale risorsa - per inciso - è stimata tra i 100 e i 120 mila euro l'anno, che consentirà al Comune di ammortizzare in meno di un quinquennio il costo dell'impianto; poi sarà introito netto sul quale incideranno i costi di manutenzione, che per questi impianti sono molto contenuti. Dall'economia alla tecnica, che peraltro risulta parecchio innovativa, in primis in termini ambientali. Perché solitamente per il funzionamento di questi impianti si preleva la materia prima dai corsi d'acqua, con il rischio di depauperamento sia pur parziale dell'ambiente fluviale. Questo non avviene a Roncobello in quanto la turbina viene fatta girare con la forza dell'acqua dell'acquedotto comunale, già intubata per i bisogni idrici della comunità. L'idea nasce in amministrazione comunale nel 2000. Il sindaco Antonio Gervasoni spiega: «Un imprenditore privato propose la realizzazione di una centralina. Si sarebbe dovuto fare ricorso ai contributi previsti per le zone di Obbiettivo 2 per il finanziamento di opere per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, concessi dall'Unione europea tramite la Comunità montana di valle e la Regione, previa concessione della Provincia. Lo stesso privato però rinunciò ritenendo poco conveniente l'operazione per presunta inadeguatezza dei contributi pubblici». Sembrava che il sogno elettrico a Roncobello dovesse svanire, ma non per l'Amministrazione che aveva fiutato l'affare. «Nel frattempo - racconta Gervasoni - era emersa l'esigenza di sostituire la conduttura idrica ormai malandata. Un manufatto oggetto di dispersioni di portata idrica e vecchio di oltre quarant'anni che collega le sorgenti della Conca di Mezzeno, a quota 1.700, al bacino di raccolta e di distribuzione dell'acqua di via Sottocorna a Capovalle: quattro chilometri e mezzo di tubazione per cinquecento metri di dislivello. Avevamo poi saputo dell'dea dell'abbinamento dell'acquedotto alla centrale di produzione idroelettrica, concretizzata dal Comune di Borgo Valsugana, con il quale eravamo entrati in contatto». Dopo aver verificato la validità del progetto il Comune si è mosso per realizzarlo a sua volta in due tranches: l'acquedotto con una nuova conduttura per una spesa di 400 mila euro e quindi l'impianto di produzione elettrica con una spesa di 405 mila euro. Un totale di 805 mila euro, coperto al 50% da contributi dall'Unione europea con il concorso del Bim (Bacino imbrifero montano) e quindi con mutui contratti dal Comune facendo ricorso agli introiti derivanti dalla vendita all'Enel della produzione che viene stimata tra i 500 e i 600 Mlkw annui (la variazione produttiva dipende dalla quantità di acqua disponibile). Questo in sintesi il funzionamento dell'impianto: l'acqua arriva da Mezzeno alla centralina realizzata nel sopralzo del bacino idrico di via Sottocorna a Capovalle, nel quale è stato collocato l'impianto produttivo elettrico, fa girare la turbina e quindi torna nel ciclo della rete idrica per i rifornimenti domestici. Il tutto è automatizzato e controllato direttamente tramite un sistema informatico in municipio, dalla sorgente alla centralina e alla rete di distribuzione. Si è lavorato alla sostituzione della tubazione da Mezzeno a Capovalle dall'ottobre del 2004; la centralina è stata realizzata a partire dall'aprile di quest'anno ed è già in produzione.

Testo di Sergio Tiraboschi

Il sindaco:

«Trasferimenti ridotti, per il paese sarà un introito»

Roncobello «C'è un futuro economico parecchio grigio per i piccoli Comuni montani - osserva il sindaco di Roncobello, Antonio Gervasoni - perché i trasferimenti dagli enti superiori saranno sempre meno consistenti. Si dovrà fare sempre più frequentemente ricorso alla risorsa locale e alla fantasia amministrativa». La centralina di produzione di energia elettrica realizzata dal Comune è l'esempio lampante di questa politica del fai da te . «Roncobello è ricco di acqua e si è deciso di sfruttare questa risorsa - continua Gervasoni - abbinando la necessità ormai impellente del rinnovo dell'acquedotto con la realizzazione della centralina che ci garantirà per gli anni a venire e fino a un futuro molto lontano un introito certo a fronte di poche spese di manutenzione». Nell'operazione è stato trovato il coinvolgimento della comunità. «Sono state tenute assemblee - spiega il sindaco - per presentare il progetto, sottolineandone le garanzie tecniche e ambientali, ma prima ancora quelle igenico sanitarie che avevamo verificato con certificazione degli enti responsabili in materia. Su tutte la purezza dell'acqua immessa in rete dopo l'uso idroelettrico. I controlli in questo primo mese di funzionamento dell'impianto sono stati assolutamente positivi e ci danno tranquillità».





27 maggio 2006
Hanno ucciso i nostri cervi !!!
 
Siamo gli scolari della scuola primaria di Roncobello. Questa mattina (sabato 27 maggio 2006) abbiamo provato un grosso dispiacere, i nostri amici cervi questa notte sono stati uccisi. Da parecchio tempo due cervi, Fulmine e Saetta vivevano in un recinto, in centro al paese di Roncobello. Tutte le mattine, prima di recarci a scuola, noi bambini passavamo a portare pane secco e verdura, ormai ci conoscevano bene e come sentivano le nostre voci si avvicinavano alla rete. Il cervo maschio, Fulmine era più affettuoso e ci dava segni di saluto, la femmina Saetta era più aristocratica e riservata....aspettavamo la nascita del piccolo. Tante volte li abbiamo osservati, descritti e disegnati, li abbiamo sempre considerati parte della nostra comunità. Durante la notte Saetta è stata uccisa e portata via mentre Fulmine è stato ferito gravemente con delle frecce e si è dovuto abbattere. Ora, durante la lezione, ne stiamo parlando con sofferenza e vorremmo avere giustizia. Tutti noi abbiamo provato un senso di impotenza, vorremmo vedere che viso hanno i colpevoli per rinnovare il nostro sdegno. I nostri amici Fulmine e Saetta, ci mancheranno tantissimo, erano per noi, un punto di riferimento e di ritrovo. Vorremmo avere delle risposte che sfuggono alla nostra comprensione, non riusciamo a capire il perchè di tanta cattiveria. Le nostre insegnanti ci hanno sempre spiegato che questo istinto primordiale apparteneva agli uomini primitivi. Ci auguriamo che fatti del genere non accadano più e che tutti i bambini possano godere di un'amicizia così preziosa come quella che abbiamo avuto noi.

Che i colpevoli vengano puniti !

GRAZIE
 
I bambini della scuola primaria di Roncobello


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