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Risalendo la Valle Brembana, dopo Lenna, una deviazione a destra porta nel Comune di Roncobello. Bordogna è il primo centro abitato che si incontra salendo la Valsecca. Bordogna deriva da «Bordo»: secondo i geologi, in tempi remotissimi, nell'Alta Valle Brembana, vi era un lago e a Bordogna approdavano le imbarcazioni. Bordo sta quindi a significare «riva». È sicuramente il centro abitato più antico della Valsecca (si risale a prima del 1200); le notizie storiche sicure sono scarne, tuttavia sono sufficienti per riconoscere a Bordogna una certa primogenitura rispetto agli altri due centri della Valsecca. Completano il quadro dell'abitato, piccolissime frazioni dislocate a ventaglio in uno spazio geografico ricco di verde: Torre, Forcella, Zucchero, Case, Barelli, Piccarelli, Caprini e Foppacava. Anticamente era sede di Comune che comprendeva il territorio degli attuali Comuni di Fondra, Trabuchello, Baresi e Roncobello. Fondra si separò nel 1534 e Baresi e Roncobello divennero autonomi nel 1587. (Sarà con un Decreto Governativo del 1927 che i tre comuni di Bordogna Baresi e Roncobello verranno riuniti in un unico Comune col nome e la sede di Roncobello). La prima comunità da cui ebbe origine l'attuale Roncobello, si insediò nella parte alta del torrente Valsecca circa il 1150-1200 e probabilmente era costituita da nuclei famigliari (i Gervasoni) provenienti da Baresi, alla ricerca di aree più spaziose per pascoli e per l'uso agricolo. A questa piccola comunità si unirono più tardi dei militari (Miles), sicuramente disertori alla ricerca di rifugio, i quali si stabilirono definitivamente dando così origine al cognome «Milesi». A proposito dei primitivi insediamenti si indicano le località Caprini, Capovalle, Serata, Costa Inferiore e successivamente tutte le altre ancor oggi sedi abitative. Così la parte alta della Valsecca, prese la denominazione di «Ruc» italianizzata in «Ronco» sinonimo di «ripe recuperate». In questo modo crearono le aree per l'uso agricolo e per il pascolo. Della vitalità di questa nascente comunità abbiamo testimonianza in un documento del 6 aprile 1472 (Archivio Comunale). L'attività turistica nella zona era pressoché inesistente a causa delle difficoltà di collegamento con la città; i primi sintomi di evoluzione turistica si hanno nella seconda metà del secolo scorso. A tale riguardo si tramanda che tra i primi turisti ad avventurarsi in questa Valle (impropriamente denominata Valsecca, perché è invece verdissima ed ha il vanto d'essere una delle più belle pinete della Lombardia) nell'autunno del 1862 vi fu lo stesso Vittorio Emanuele II per una battuta di caccia, che ammirato dalla bellezza del paesaggio esclamò: «Questo non è Ronco, ma Ronco-bello»; e allora dette le disposizioni per la variazione del nome. E il decreto che sancisce il nuovo nome di Roncobello con firma autografa del Re in data 28 giugno 1863 è gelosamente custodito negli uffici comunali.
 

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