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Tempo di percorrenza: h 5.45

Difficoltà: E.S.

Dislivello in salita: m 710

Attrezzatura: scarponcini da trekking
 
 
Dal parcheggio di Mezzeno (1.592 m) si imbocca il sentiero con segnavia CAI n. 219, che inizialmente coincide con lo sterrato che porta alle Baite di Mezzeno (1.591 m). Superate le malghe si attraversa in leggera discesa il pascolo fino ad entrare nel bosco. Avanzando a mezza costa sulle pendici del Corno Branchino si arriva all'innesto del Sentiero Gilberti (segnavia CAI n. 270). A questo stesso punto si può arrivare imboccando il sentiero che parte all'esterno del nono tornante della carrozzabile per Mezzeno. Da qui si percorre un tratto in falsopiano fino ad attraverare la Valle di Mezzeno su un ponticello di legno. Dopo alcune centinaia di metri nel bosco della Cagna si arriva in una zona con vegetazione più rada dove, presso i ruderi della Baita del Gat, si incontra il Sentiero Gilberti che proviene da destra e va seguito in salita verso est fino ad arrivare all'innesto con il sentiero CAI n. 219 per il Passo Branchino. Continuando l'itinerario si supera il canale dell'Asino, si raggiunge in breve tempo la Baita bassa del Branchino (1.687 m) e, poco più in alto, si arriva al bivio da dove parte sulla destra il sentiero che scende a Capovalle (itinerario 11). Piegando in direzione sud-est si raggiunge rapidamente il Passo del Branchino (1.821 m, 1.00 h da Mezzeno), dal quale si può scendere al Lago Branchino. Dal passo è possibile iniziare il Sentiero dei Fiori, che consente di arrivare fino a Capanna 2000 seguendo diversi possibili percorsi. Di seguito ci si limiterà a descrivere alpinisticamente un anello da percorrere in senso orario, invitando il turista a consultare la letteratura specializzata per quanto riguarda le pregevoli peculiarità fioristiche di questa zona. Partendo dal passo si piega in direzione sud-est e, tenendo la sinistra al bivio che porta alle Baite del Branchino, ci si incammina sul sentiero che passa sotto il ghiaione ad ovest della Corna Piana. Dopo un tratto abbastanza ripido si raggiunge la Bocchetta di Corna Piana (2.078 m), riconoscibile per la presenza di una croce. Continuando il cammino si superano i bivi che portano al Passo di Corna Piana (sentieri che si staccano sulla sinistra), un pascolo sassoso e i ghiaioni del Mandrone. Lungo il segnavia CAI n. 244 si arriva al Passo Gabbia (2.050 m) posto alla fine dell'attraversata del Mandrone: qui si procede in direzione sud su un sentiero pianeggiante fino alla breve discesa che porta dentro la Val d'Arera. Quest'ultima la si percorre in falsopiano sempre lungo il segnavia CAI n. 244 che passa attraverso macereti e che conduce fino ad un costone da percorrere in discesa fino al Rifugio Capanna 2000 (2.20 h dal Passo del Branchino). Per il ritorno al Passo Branchino si percorrono circa 250 m di sterrato sotto Capanna 2000 per poi piegare in direzione nord lungo il sentiero CAI n. 222 che scende verso la parte bassa della Val d'Arera. Superato un piccolo pianoro si passa sotto pareti di roccia, si affronta una discesa e, sempre in leggera discesa, si superano brevi ghiaioni e ammassi rocciosi. Continuando su sentiero ondulato si taglia il costone sopra la Val Vedra e si giunge alle Baite del Branchino (1.837 m), dove si procede verso destra per il Passo del Branchino, che si raggiunge dopo 1.45 h di cammino da Capanna 2000. Dal passo si ritorna a Mezzeno lungo l'itinerario dell'andata ed in 0.40 h si giunge al parcheggio da dove è partito l'itinerario (5.45 h dall'inizio del cammino).
 


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